Elemental, recensione – le storie vere arrivano al cuore

Elemental è il nuovo film Disney Pixar che arriverà nei cinema italiani il 21 giugno.
Disney torna a parlare di integrazione culturale, un tema che le è sempre stato a cuore, con una storia semplice e diretta. Siamo a nella grande Element City, città nella quale convivono esseri viventi che appartengono ai quattro elementi (acqua, fuoco, terra e aria).

La storia inizia con Bernie e Cinder Lumen, provenienti dalla Terra del Fuoco, che si trasferiscono a Element City dopo una calamità naturale nel loro territorio. Lì nasce la loro amata figlia, la piccola Ember, a cui un giorno il padre spera di lasciare il negozio di famiglia costruito con tanta fatica.
Ember cresce cercando di dare il meglio di sé nel gestire il negozio, anche se il suo temperamento un po’ irascibile le rende difficile trattare con i clienti; e proprio per questo motivo farà casualmente la conoscenza di Wade, un acquatico molto emotivo e socievole.

Ma le cose in città non sono semplici per gli abitanti di elemento fuoco. Sono visti di cattivo occhio, per pregiudizi legati al fatto che le loro fiamme siano pericolose.

Una storia ispirata dalla vita del regista Peter Sohn, figlio di una famiglia coreana emigrata negli Stati Uniti, che ha voluto infondere in questo film la sua gratitudine per i sacrifici dei suoi genitori.

Il più grande pregio del film risiede nei personaggi: apparentemente già visti (non mancano rappresentazioni animate dei quattro elementi) sono in realtà sfaccettati, concreti, reali, e mai banali. Il loro comportamento non è solo funzionale alla trama, ma motivato dal loro passato e dalla loro personalità. Questo rende le loro sofferenze e vittorie molto più vere, permettendoci di entrare in sintonia con loro. Wade con i suoi momenti di emotività strappa sempre un sorriso, ma ci fa riflettere sull’importanza di vivere a pieno i nostri sentimenti. Ember, nell’esprimere la sua rabbia repressa, si rende conto pian piano che questo sentimento in realtà nasconde altre sensazioni più profonde che non riesce a confessare neanche a sè stessa. È evidente, durante tutto il corso del film, che ci siano ricordi e sensazioni reali dietro ai personaggi e alle vicende, in grado di infondere forza al film.

Anche l’ironia è un punto a favore della pellicola; tante scene di comicità vera, brillante, che lo rendono ancora più godibile.


Vi consigliamo di non perdervi questo film e entrare nel mondo di Element City, che vi aspetta al cinema dal 21 giugno!