Cattivissimo Me 3: cosa ci ha convinto e cosa ci ha deluso

Attesissimo dopo i primi due capitoli, Cattivissimo Me 3 conferma ancora una volta il meritato successo dell’originale saga delle vicende di Gru e dei Minions. Scritto da Ken Daurio e Cinco Paule e diretto da Pierre Coffin e Kyle Balda, registi anche dei precedenti lungometraggi, Cattivissimo Me 3 conserva la tipica formula di simpatia e dolcezza che aveva caratterizzato anche i primi film concentrandosi in un percorso di crescita dei suoi personaggi e aggiungendone di nuovi. La storia, infatti, vede l’entrata in scena di Dru, goffo ed eccentrico gemello di Gru tornato per ricongiungersi al fratello dopo la decisione presa dai loro genitori di separarli alla nascita. Intanto la carriera di agenti speciali di Gru e Lucy è messa a dura prova dalle continue malefatte di Balthazar Bratt, supercriminale a piede libero che li ha beffati in più di un’occasione.

Cattivissimo Me 3 è sicuramente un prodotto ben fatto, piacevole e divertente, ma non del tutto all’altezza dei precedenti lungometraggi. Vediamone gli aspetti positivi e negativi!

L’ossessione degli anni ’80: voto 10

Inutile dirlo, che il cattivo protagonista sia del tutto ossessionato dagli anni ’80 ci regala una serie di gag esilaranti, apprezzabili soprattutto dal pubblico adulto. Niente come questo personaggio ci ha reso chiaro quanto non ci mancassero le spalline anni ’80, la tv anni ’80, i colori degli anni ’80 e soprattutto la colonna sonora degli anni ’80 che in questo film non si fa mancare proprio niente: Michael Jackson, Madonnaa-ha, Nena e Olivia Newton-John! Del resto inserire contenuti tipicamente confezionati per un pubblico adulto sembra essere la soluzione per quei prodotti che puntano a numeri di vendita sempre più grandi e per un genere, quello dei film d’animazione, sempre più svincolato dal ghetto dell’intrattenimento per i più piccoli.

 

Lucy, mamma imbranata: voto 9

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Uno degli aspetti più teneri, anche se non troppo approfondito, è il rapporto di Lucy con il suo nuovo ruolo di madre dopo il matrimonio con Gru. Tre bambine orfane con tre età e personalità differenti sembrano essere una sfida insormontabile per una mamma timida e inesperta, specie in rapporto a un super papà come Gru. Ma alla fine le teorie sul miglior modo di crescere i figli lasciano spazio a quello che conta di più, e anche Lucy troverà la sua dimensione di mamma nell’aspetto che più la caratterizza: il coraggio.

 

Agnes e la ricerca dell’unicorno: voto 8

Anche in questo film ritroviamo la piccola Agnes! Sempre travolgente con la sua carica di dolcezza, questa volta la piccola è in missione alla ricerca di un unicorno vero. La vicenda si concluderà con un inaspettato epilogo e un nuovo amico. Ma non solo, la vicenda è anche occasione per assistere alla crescita della piccola che passo passo si lascia alle spalle i capricci di bimba per far emergere la sua meravigliosa personalità.

 

Gru e Dur, gemelli ritrovati: voto 7

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Si tratta sicuramente di un espediente interessante, che specie sul finale apre a nuove dinamiche per il proseguimento della saga che avrebbe altrimenti subito una notevole battuta d’arresto. La scelta di inserire nuovi personaggi nel corso dei capitoli allargando progressivamente la famiglia è forse la scelta più intelligente fatta dalla Illumination Entertainment per assicurarsi un lungo futuro evitando di auto-prosciugarsi come accaduto in passato ad altre lunghe e fortunate saghe, Shrek su tutte.

Minions in sciopero: voto 6 

Penalizzati dall’essere tagliati fuori dalla storia principale per buona parte del tempo, deludono i piccoli aiutanti di Gru che vivono delle avventure separate rispetto al resto del film dando origine a una sorta di storia nella storia. Divertenti ma molto sottotono le loro gag e gli stacchetti canori, tutto per lo più già visto senza sguaiati colpi di ironia

Trama: voto 5 

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Sicuramente accattivante ma molto scontata la trama alla base del film che non offre, a parte gli spunti precedentemente visti, niente di davvero originale. L’impressione è quella di trovarsi davanti a una puntata di passaggio, come un episodio di una serie tv, certamente divertente e ben confezionato, ma privo di una sua personalità e di un suo significato, e non in grado di stare in piedi da solo. Non resta che aspettare il nuovo capitolo e vedere come si evolverà la saga!